Un breve post per segnalare un fatto interessante: poco dopo il suo lancio ufficiale, Europeana, la grande biblioteca-museo-archivio virtuale e comune per tutti cittadini europei, ha visto chiudere il proprio sito. Il motivo? Nessun attacco hacker, nessun malfunzionamento tecnologico, nessuna interruzione di fondi da parte dell'Unione Europea, ma soltanto un grande crash dei server dovuto alla troppe visite, stimate nell'ordine di 10 milioni di accessi singoli all'ora. Dal sito del progetto: "popularity brings down the site - We launched the Europeana.eu site on 20 November and huge use - 10 million hits an hour - meant it slowed to a crawl. We are doing our best to reopen Europeana.eu in a more robust version." Un vero successo per tutti i sostenitori dell'Europa, della cultura e della "Repubblica delle Idee"!
Allo stesso tempo un commento sul blog "Europe" di Andrea Bonanni (Repubblica.it) ci offre una prospettiva più politica o, se vogliamo, più demoralizzante, legata all'affaire Europeana; di seguito una citazione del suo post:
Allo stesso tempo un commento sul blog "Europe" di Andrea Bonanni (Repubblica.it) ci offre una prospettiva più politica o, se vogliamo, più demoralizzante, legata all'affaire Europeana; di seguito una citazione del suo post:
Il ministro per le politiche comunitarie, Andrea Ronchi, ha lanciato un perentorio monito alle istituzioni europee sull'uso della lingua italiana (www.politichecomunitarie.it):
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